Cosa succede ai tuoi contenuti quando non sono più nuovi?

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Quando si crea un contenuto, si pensa a come sarà visto dai lettori. Si considera il suo titolo, il suo formato, il suo linguaggio e così via. Ma cosa succede a quel contenuto quando non è più nuovo o diventa obsoleto?

Navigando in Internet, troverai continuamente contenuti obsoleti risalenti a 10-15 anni fa che non sono più utili a nessuno e che quindi non hanno uno scopo se non quello di occupare spazio su un disco rigido da qualche parte in un data center. Un recente studio inoltre ha rilevato che oltre il 90% dei contenuti pubblicati non viene visualizzato.
Tutto questo spazio potrebbe potenzialmente essere utilizzato per nuovi materiali invece di immagazzinare tutto il materiale vecchio e indesiderato che nessuno vede più.

L’archiviazione di materiale vecchio e obsoleto nel tuo sito aumenterà la quantità totale di dati e, a breve termine, ti costringerà ad aumentare lo spazio web di archiviazione con un abbonamento più grande e costoso. Un abbonamento più grande richiede una maggiore quantità di spazio di archiviazione sottratto alla capacità totale disponibile nel tuo host o data center e tutto per contenuti obsoleti che nessuno vedrà mai.

Il primo passo importante è distinguere tra contenuti che apportano valore al tuo sito web e al tuo marchio e quelli che lo diminuiscono. Non tutti i contenuti sono uguali. E alcuni possono apportare una serie di vantaggi, indipendentemente dalla loro età. Di solito si tratta di contenuti “sempreverdi”, che non sono datati e rimarranno pertinenti. Tuttavia, altri contenuti potrebbero danneggiare la tua azienda. Una volta stabilito quali elementi possono essere un potenziale problema, puoi iniziare ad apportare dei cambiamenti positivi.

Come determinare se un contenuto è obsoleto?

La prima cosa da capire è che non esiste una semplice lista di controllo per fornirti indicazioni. Pertanto, avrai bisogno di conoscere alcune metriche riguardanti il tuo contenuto e del contesto in cui è stato pubblicato.

Se desideri sapere come possiamo aiuti, segui i quattro passaggi qui sotto per determinare cosa dovrà rimanere online o andrà rimosso.

1. Analizza i dati sui tuoi contenuti

Un buon primo passo inizia quasi sempre esaminando i dati. In agenzie data driven come la nostra non si prendono decisioni in base all’istinto o perché sembra giusto. Non bisogna dare valutazioni miopi secondo cui le visualizzazioni di pagina da sole determinano il valore del contenuto. 

Confronta tutti i dati analitici per le pagine del tuo sito web e nel tempo per rilevare anomalie e numeri statisticamente significativi. Un singolo punto dati, indipendente da una metrica comparativa, non ha molto valore nella tua valutazione.

utenti e visualizzazioni di pagina GA4

Utenti e visualizzazioni di pagina

Se hai familiarità con GA4 saprai velocemente trovare queste informazioni. Quante persone hanno visualizzato la pagina e quante visualizzazioni totali ci sono state? Ciò indica la copertura del contenuto. Partiamo dal presupposto che più persone siano sempre meglio, ma per un web sostenibile preferirei, se possibile, avere più persone giuste piuttosto che tante persone in generale.

Durata media del coinvolgimento

Per quanto tempo le persone rimangono sulla pagina? Se ho un pubblico ristretto, ma si trattengono a lungo, vuol dire che gli utenti sono interessati ai miei contenuti. Se ho un vasto pubblico ma tutti se ne vanno dopo 15 secondi, probabilmente c’è qualcosa che non va.

Tasso di coinvolgimento Ex Frequenza di rimbalzo, % di uscita e entrate/visualizzazioni di pagina

Questi dati vengono spesso confusi, interpretati erroneamente o utilizzati in modo improprio. Questi non sono numeri aggregati utili da applicare a un intero sito. Il loro valore è a livello di pagina per dirti come sta andando.

La frequenza di rimbalzo misura la frequenza con cui la prima visualizzazione della pagina di un visitatore è anche l’ultima (ovvero, qualcuno arriva alla tua home page tramite Google e se ne va senza fare clic su un’altra pagina). Una frequenza di rimbalzo elevata indica contenuti che non spingono i visitatori a leggere più contenuti. Non è necessariamente un male, perché se le persone rimangono sulla pagina per molto tempo, è lecito ritenere che il contenuto venga letto.

La percentuale di uscita misura la frequenza con cui una pagina è l’ultima visualizzazione di pagina di un visitatore (ovvero, qualcuno arriva alla tua home page tramite Google, fa clic per leggere la tua pagina Informazioni e poi se ne va, uscendo dal tuo sito dalla pagina Informazioni). Simile alla percentuale di rimbalzo, non è un propriamente negativa. È semplicemente un segnale che la pagina è spesso l’ultima pagina visualizzata da un visitatore.

Le entrate/visualizzazioni di pagina misurano la frequenza con cui una pagina è la prima visualizzazione di pagina di una visita (ovvero, qualcuno arriva alla tua home page tramite Google e ciò conta come un’entrata). Una percentuale elevata di ingressi/visualizzazioni di pagina indica il ruolo della pagina come punto di ingresso al sito web. Controlla da dove arrivano le persone, che si tratti di Google o di un referral, per vedere se questo è ciò che desideri. E guarda il comportamento delle persone che accedono tramite la pagina. Il loro comportamento è diverso da quelli che provengono da un link interno?

Conteggio delle sessioni e profondità della pagina

La maggior parte dei visitatori di una pagina sono visitatori occasionali? Oppure sono visitatori abituali di quella pagina?

Il conteggio delle sessioni in Google Analytics indica il numero di visite per un utente. Un numero elevato di sessioni indica un visitatore fedele e un valore potenzialmente più elevato per il contenuto. Analizza questo numero insieme alle metriche di cui sopra per determinare se il contenuto ha ancora valore per i tuoi utenti.

La profondità della pagina misura quante pagine un utente ha visualizzato durante una singola visita. Una profondità di pagina pari a 1 significherebbe che l’utente è arrivato sulla pagina e se ne è andato (ad esempio, una visita di rimbalzo).

Se la tua pagina ha un’alta percentuale di utenti con un conteggio delle sessioni maggiore di 1, significa che un gran numero di visitatori abituali stanno arrivando alla pagina, il che potrebbe essere un indicatore di contenuti persistenti e di alta qualità. Ma attenzione, se disponi di un ampio gruppo di utenti con una profondità di pagina maggiore di 3, potrebbe significare che la pagina è sepolta nel sito e richiede troppi clic per essere scoperta.

Canale di acquisizione predefinito

In che modo le persone trovano la pagina? Arrivano tramite referral, email, ricerche social o organiche su Google? Se si tratta del primo o dell’ultimo motivo, sii molto cauto nel rimuovere il contenuto. Inoltre, devi avere un’ottima ragione per rimuoverlo, nonché una strategia di inoltro per garantire che le persone non ricevano una pagina non trovata e arrivino invece a una pagina correlata pertinente.

Il primo passo che dovresti compiere per creare un piano per i tuoi contenuti è quindi analizzare i dati a tua disposizione.

Poi chiediti: i miei contenuti saranno rilevanti tra 6 mesi, tra 12 mesi o forse tra 24 mesi. Se la risposta ti sembra difficile da trovare, allora prova iniziando ad osservare alcuni dei tuoi concorrenti.

2. Rileggi i tuoi contenuti

Dopo aver capito quando i tuoi contenuti diventeranno obsoleti, potresti iniziare a pensare a quando ti sentirai a tuo agio nel rimuovere i contenuti dal web. Una cosa è quando i tuoi contenuti diventano effettivamente obsoleti, ma un’altra è quando ti senti prontə a lasciarli andare. Tutti i contenuti di qualità richiedono un duro lavoro e rimuoverne una parte potrebbe sembrare come se stessi perdendo o sprecando duro lavoro e non è così che dovrebbe essere. Quindi, chiediti quando potresti sentirti a tuo agio nel rimuovere determinati contenuti. 

Dopo aver analizzato i dati, è il momento del lato soggettivo del processo. Rileggi i tuoi vecchi contenuti e determina se sono validi.

Il passaggio precedente aiuta a discernere se i visitatori ritengono che i tuoi contenuti siano preziosi, come evidenziato dal loro comportamento sul tuo sito web. In questo passaggio decidi se il contenuto è utile, riflette il punto di vista della tua organizzazione o se è comunque contestualmente accurato.

Se l’articolo riguarda il modo in cui la vostra azienda sta raccontando un progetto ormai concluso di sostenibilità, probabilmente non è più rilevante. Pensa a come i contenuti si riflettono sulla tua azienda oggi e se i fatti o le opinioni in essi contenuti sono rilevanti per la tua attività attuale.

3. Riscrivere il contenuto

Rileggi il contenuto, sembra pertinente, ma forse necessita di qualche aggiornamento. Oppure hai tre post che hanno argomenti simili in diverse sezioni del tuo sito web. È ora di indossare il cappello da scrittore per consolidare contenuti di qualità e riscrivere il materiale per renderlo più conciso e aggiornato.

Non cannibalizzare parole chiave

La tua azienda potrebbe essere l’autorità di spicco su un argomento di nicchia e potrebbero anche essere presenti numerosi contenuti di alta qualità nel tuo sito web.

Se però due o più contenuti si concentrano sullo stesso argomento, potresti creare un problema SEO per il tuo sito perché le pagine potrebbero competere per il posizionamento delle stesse parole chiave su Google.

Spesso si pensa che essere esperti di un argomento e scrivere costantemente al riguardo, potenzi la propria presenza digitale su Google. Al contrario, stai cannibalizzando le parole chiave.

Non sto dicendo di non scrivere mai su un argomento due volte: fai attenzione a quando scrivi dello stesso tema e assicurati che sia tematicamente unico, per non subire le conseguenze di una diminuzione del posizionamento nei motori di ricerca.

Consolidare i contenuti duplicati

Osservando i tuoi contenuti, vedi pagine simili? Ora è il momento giusto per combinarli in un unico testo. Riformula, sostituisci e riscrivi i vecchi contenuti per assicurarti che ciò che hai pubblicato sul sito web sia unico e prezioso individualmente.

4. Ritirare o aggiornare

Una volta trovato il contenuto che causa problemi, hai due opzioni. Puoi aggiornare il contenuto o rimuoverlo. Queste diverse opzioni dipendono da una serie di fattori, tra cui:

  • L’argomento del contenuto: se il contenuto riguarda ad esempio un prodotto o un servizio che non fornisci più, è un contenuto che deve essere rimosso. Tuttavia, i contenuti che riguardano un argomento specifico o pertinente del settore sono contenuti che possono essere facilmente aggiornati.
  • La qualità del contenuto: sebbene in teoria qualsiasi contenuto possa essere fatto risaltare, se il tuo pezzo originale fosse pieno di errori, potrebbe essere un’opzione migliore creare semplicemente un contenuto completamente nuovo, mirando alla stessa parola chiave. Assicurati solo di rimuovere il vecchio contenuto prima di pubblicare il nuovo. Tuttavia, i contenuti di alta qualità possono essere aggiornati rapidamente e facilmente con informazioni più pertinenti.

Vantaggi della rimozione o dell’aggiornamento di vecchi contenuti sul tuo sito web

Quindi, perché dovresti sforzarti di eliminare i vecchi contenuti o aggiornarli? Bene, ci sono una serie di ragioni, tra cui:

  • Fornire la migliore UX possibile: gli utenti hanno bisogno di accedere a contenuti pertinenti e di alta qualità per trovare risposte alle loro domande ed essere persuasi ad acquistare o iscriversi. Gli utenti che perdono questa opportunità riterranno che il tuo sito web non fornisce un’esperienza positiva e saranno meno propensi ad acquistare o registrarsi.
  • Migliora la SEO: i motori di ricerca desiderano classificare i siti Web con informazioni aggiornate, affidabili e originali. Quindi, aggiornare o rimuovere qualsiasi contenuto che non si adatta alle tue esigenze, ti aiuterà effettivamente ad aumentare la SEO, poiché non avrai contenuti scadenti che ti trascineranno verso il basso.

Se i passaggi precedenti portano alla conclusione che il contenuto ha poco valore e non può essere riscritto o riversato in un’altra pagina, eliminalo. Ritira il vecchio contenuto.

Per favore, qualunque cosa tu faccia, non archiviare il contenuto e inserirlo in una sezione diversa del sito web. Questa è praticamente la cosa peggiore che puoi fare.

Il tuo sito web non è un archivio di qualsiasi cosa la tua azienda abbia mai scritto. Non dovrebbe essere uno strumento di riferimento interno.

Riassumendo

Analizzare quando i tuoi contenuti perdono di significato è difficile e rimuoverli potrebbe essere ancora più difficile. Ma per creare un’Internet sostenibile, dobbiamo essere in grado di rimuovere o rinnovare i dati ridondanti in modo che rimangano solo i dati rilevanti. Internet cresce ogni secondo e un giorno potremmo essere invasi da dati inutili a meno che non iniziamo a separare la spazzatura dall’oro. 

Ci auguriamo anche che ora tu abbia un’idea del motivo per cui è importante rimuovere contenuti, app e programmi obsoleti dal tuo smartphone come da Internet e di come dovresti farlo. Solo insieme possiamo rendere Internet più sostenibile.

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