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ToggleLe snack stories targate Google da consumare con lo smartphone
Si chiama Web Stories il nuovo plugin WordPress targato Google che promette di aiutare a generare nuovo traffico verso il proprio sito web.
Presto infatti potremo creare rapidamente storie attraverso il nostro sito, utilizzando interazioni toccabili e animazioni coinvolgenti da visualizzare con lo smartphone.
È il nuovo modo per riuscire a posizionarsi in cima alla ricerca di Google.
Questa è la notizia che stavamo aspettando!
Google Web Stories è un plugin per Wordpres sviluppato da Google open source e gratuito.
Cosa sono le Google Web Stories
Le Google Web Stories sono un formato di contenuto interattivo e visivo, simile a quello delle storie su Instagram e TikTok, che combina video, audio, immagini e testo. Questo formato è progettato per offrire un’esperienza coinvolgente e dinamica, permettendo agli utenti di esplorare i contenuti scorrendo o toccando. Le Web Stories possono essere visualizzate in vari spazi di Google, come la Ricerca, Google Discover e Google Immagini, e possono contenere fino a 30 pagine di contenuti
Come funzionano le Google Web Stories
Le Google Web Stories funzionano come un formato di contenuto visivo interattivo che consente agli utenti di esplorare storie tramite un’interfaccia a schermo intero. Gli utenti possono scorrere tra le pagine, che possono contenere immagini, video, testo e animazioni. Questo formato è progettato per essere veloce e ottimizzato per i dispositivi mobili, utilizzando la tecnologia AMP (Accelerated Mobile Pages) per garantire caricamenti rapidi.
Per creare una Google Web Story, si possono utilizzare strumenti come il plugin ufficiale per WordPress, che offre un’interfaccia drag-and-drop e modelli predefiniti per facilitare il processo. Una volta pubblicata, la Web Story può apparire su Google Search, Google Discover e Google Immagini, aumentando la visibilità e l’interazione con il pubblico.
Vantaggi delle Google Web Stories
Immagina di poter raccontare una storia visivamente accattivante e coinvolgente direttamente nei risultati di ricerca di Google. Questo è ciò che ti permettono di fare le Google Web Stories. Sono come delle piccole presentazioni multimediali, composte da immagini, video e testo, che scorrono in modo fluido e dinamico, proprio come le storie che siamo abituati a vedere sui social
- Facilità di creazione: Le Web Stories possono essere create rapidamente anche da chi non ha competenze tecniche, grazie a strumenti intuitivi come editor drag-and-drop.
- Maggiore visibilità: Le storie hanno una corsia preferenziale nei risultati di ricerca di Google, aumentando le probabilità di posizionamento rispetto ai contenuti tradizionali.
- Contenuti coinvolgenti: Offrono un formato visivo e interattivo che stimola l’interazione degli utenti, rendendo l’esperienza più dinamica e divertente.
- Durata illimitata: A differenza delle storie sui social media, che scompaiono dopo 24 ore, le Google Web Stories rimangono disponibili a tempo indeterminato, permettendo una fruizione continua.
- Ottimizzazione SEO: Essendo pagine web autonome, le Web Stories possono contribuire a migliorare il posizionamento nei motori di ricerca e generare traffico verso il sito web.
Questi vantaggi rendono le Google Web Stories un’opzione interessante per i marketer e i creatori di contenuti.
Come creare una Google Web Story
Per creare una Google Web Story, si possono utilizzare strumenti come il plugin ufficiale di Google per WordPress, che offre un’interfaccia drag-and-drop e modelli predefiniti per facilitare il processo. Una volta creata la storia, il plugin crea un nuovo post personalizzato per la pubblicazione.
Se il sito non è basato su WordPress, esistono anche strumenti indipendenti di terze parti come MakeStories e NewsroomAI che consentono di creare Web Stories in modo semplice e veloce. Per gli sviluppatori esperti, è possibile personalizzare le storie senza l’ausilio di plugin.
Google ha inoltre messo a disposizione una serie di tutorial su YouTube, chiamata Storytime, per imparare a creare Web Stories in modo facile ed efficace.
Ulteriori informazioni sono disponibili anche sul sito stories.google.
Strumenti per la creazione di Google Web Stories
Come avevamo anticipato esistono diversi strumenti che rendono accessibile la creazione di Google Web Stories anche a chi non ha competenze tecniche avanzate. Uno dei più noti è MakeStories, una piattaforma drag-and-drop che permette di realizzare storie in modo semplice e veloce, senza dover scrivere una riga di codice. Basta selezionare i modelli predefiniti, inserire i propri contenuti e personalizzare l’aspetto grafico per ottenere una Web Story pronta per essere pubblicata.
Per i siti web basati su WordPress, il plugin ufficiale di Google chiamato “Web Story per WordPress“, lo vediamo sotto nel dettaglio, rappresenta una soluzione molto comoda. Integrandosi direttamente nella dashboard del CMS, consente di creare storie interattive sfruttando l’interfaccia familiare di WordPress, con una vasta gamma di modelli da cui prendere spunto. Dopo aver composto la storia, il plugin si occupa automaticamente di pubblicarla come post personalizzato.
Un altro strumento interessante è NewsroomAI, che offre un’esperienza d’uso intuitiva e funzionale per la creazione di Web Stories. Anche in questo caso, non sono necessarie competenze di programmazione, grazie all’approccio user-friendly basato su template e opzioni di personalizzazione.
Per gli sviluppatori più esperti, è comunque possibile realizzare Web Stories in modo personalizzato, senza l’ausilio di plugin o piattaforme esterne. Questo approccio garantisce la massima flessibilità, ma richiede una certa familiarità con il codice.
A supporto di tutti gli utenti, Google ha messo a disposizione risorse educative come la serie di tutorial su YouTube chiamata “Storytime” e il sito stories.google, ricco di guide e best practice per imparare a creare Web Stories in modo efficace. Grazie a questa combinazione di strumenti intuitivi e risorse di apprendimento, realizzare storie interattive per Google è alla portata di chiunque.
Ottimizzazione delle Google Web Stories
Per ottenere il massimo dalle Google Web Stories, è importante ottimizzarle adeguatamente. Ecco alcuni consigli chiave lato Web design e SEO:
- Usa nomi descrittivi per ogni storia, possibilmente entro i 70 caratteri consigliati da Google.
- Includi metadati, alt text e keyword pertinenti per migliorare la visibilità.
- Fornisci a Google il codice sitemap XML della tua Web Story.
- Concentrati sulla qualità dei contenuti: offri una prospettiva unica, sviluppa un arco narrativo coinvolgente e utilizza brevi video.
- Rispetta le linee guida di Google per le Web Stories, evitando storie incomplete, troppo commerciali o che rimandano a siti esterni.
- Sfrutta le potenzialità del formato per creare esperienze immersive, con animazioni e interazioni toccabili.
- Posiziona annunci display in base alle linee guida, sfruttando le opportunità pubblicitarie offerte da Google.
Seguendo questi accorgimenti, potrai ottimizzare al meglio le tue Google Web Stories per migliorare visibilità, engagement e performance.
Monetizzazione delle Google Web Stories
La monetizzazione delle Google Web Stories offre diverse opportunità per editori e creatori di contenuti. Gli utenti possono guadagnare attraverso link di affiliazione, che indirizzano il traffico verso prodotti o servizi, e tramite Google Ad Manager, che consente di inserire annunci pubblicitari all’interno delle storie. Questo formato, essendo open source e gratuito, permette anche di integrare contenuti sponsorizzati, purché non siano l’unico scopo della storia. Le Web Stories possono quindi diventare una fonte significativa di traffico organico, aumentando l’engagement degli utenti e offrendo nuove vie per generare entrate. Con la giusta strategia e contenuti coinvolgenti, le Google Web Stories possono trasformarsi in un efficace strumento di monetizzazione.
Differenze tra Google Web Stories e altri formati social
Le Google Web Stories si differenziano dagli altri formati social per vari aspetti chiave. Innanzitutto, mentre le storie su piattaforme come Instagram e Facebook sono temporanee e scompaiono dopo 24 ore, le Web Stories rimangono disponibili sul web indefinitamente, offrendo così una maggiore opportunità di visibilità a lungo termine. Inoltre, le Google Web Stories sono integrate nel proprio sito web, consentendo agli editori di avere il pieno controllo sui contenuti e sulla loro distribuzione, a differenza delle storie social che sono limitate alle rispettive piattaforme. Infine, le Web Stories offrono un’esperienza immersiva e interattiva, combinando testo, immagini, video e animazioni, e possono essere ottimizzate per il SEO, contribuendo a migliorare il traffico organico. Queste caratteristiche rendono le Google Web Stories un formato unico e versatile per la narrazione visiva online.
Come distribuire le Google Web Stories
Per distribuire efficacemente le Google Web Stories, esistono diverse opzioni:
Le Web Stories possono essere integrate direttamente nel proprio sito web, creando una sezione dedicata o inserendole all’interno di articoli e pagine pertinenti. Questo permette di mantenere il pieno controllo sui contenuti e di sfruttare il traffico organico generato dalle storie per portare gli utenti sul proprio dominio.
Inoltre, le Web Stories possono essere condivise sui social media, sfruttando il formato per attirare l’attenzione e rimandare al sito web. Sebbene non siano nativamente supportate dalle piattaforme social, è possibile condividere il link della storia o incorporarla come post.
Infine, le Google Web Stories vengono indicizzate automaticamente da Google e possono comparire in vari spazi come i risultati di ricerca, Google Discover e Google Immagini. Ottimizzando adeguatamente le storie, si può aumentare la visibilità e il traffico proveniente da questi canali.
In sintesi, una strategia di distribuzione multicanale che combini sito web, social media e ottimizzazione per Google può massimizzare l’impatto delle Google Web Stories.
Best practices per le Google Web Stories
Caratteristiche | Dettagli |
Dimensioni | 720 x 1280 px (formato verticale) |
Area visibile | Evitare di inserire elementi importanti negli 83 px superiori e inferiori dello schermo (zona meno leggibile) |
Testo | Lunghezza massima: 200 caratteri per pagina, 40 caratteri per il titolo Dimensione minima del carattere: 24px |
Lunghezza | Minima: 5 Ottimale: tra 10 e 20 Massima: 30 pagine |
Video | Durata massima consigliata: 15 secondi Formato breve e coinvolgente |
Immagini | Alta qualità Formato verticale Possibilità di utilizzare librerie gratuite come Unsplash |
Personalizzazione | Possibilità di personalizzare tramite codice, rispettando le linee guida di Google |
Conclusioni
Ogni Storia Web di Google può avere una lunghezza compresa tra 5 e 30 pagine, può contenere un massimo di 10 parole e brevi video di 15 secondi per pagina. Google specifica che i video devono essere girati in modalità verticale anziché orizzontale e devono avere didascalie proprio perché si parte dal presupposto che l’utente potrebbe non essere in grado di ascoltare i video, ad esempio in luoghi pubblici o in grandi luoghi in cui l’attenzione è condivisa da altri stimoli.
Le Web Stories sono destinate agli utenti dei dispositivi mobili che desiderano contenuti veloci e appetitosi. In autobus o durante la pausa pranzo, si potranno consumare a colpo d’occhio contenuti veloci e pertinenti sulla base dei propri interessi, come uno snack preferito.
Le Storie posso essere utili anche per creare una landing page visuale e d’impatto alla fine della quale inserire una call to action. Chi inizia ad utilizzare le Web Stories lo fa perché vuole essere padrone dei propri contenuti, vuole indirizzare il traffico nel proprio sito web e vuole progressivamente spostare l’attenzione dei propri utenti verso i contenuti che ritiene importanti e non essere soggetto alle utilità dei vati algoritmi.