La Direttiva 2024/825, ufficialmente Regolamento (UE) 2024/825 del Parlamento europeo e del Consiglio, è una misura legislativa recentemente adottata dall’Unione Europea (UE) che si concentra in modo critico sulle dichiarazioni ambientali fatte dalle aziende.
Obiettivi chiave:
- Combattere il Greenwashing: Il regolamento mira direttamente alle dichiarazioni ambientali fuorvianti, spesso definite “greenwashing”. Affermazioni vaghe o non supportate da prove come “sostenibile” o “ecologico” saranno vietate.
- Migliorare la trasparenza e la verificabilità: Le aziende saranno tenute a comprovare le loro dichiarazioni ambientali con prove verificabili durante tutto il ciclo di vita di un prodotto [2, 5]. Ciò include l’impatto ambientale dalla produzione allo smaltimento.
- Promuovere la durabilità e la riparabilità: Il regolamento mira a prevenire informazioni fuorvianti sulla durata di vita di un prodotto. Le affermazioni sulla durata o sulla riparabilità di un prodotto dovranno essere supportate da dati accurati.
- Regolamentazione delle etichette di sostenibilità: La proliferazione di etichette di sostenibilità private sarà controllata. Le nuove etichette richiederanno l’approvazione delle autorità nazionali per garantirne la credibilità ed evitare confusione tra i consumatori.
Cronologia di attuazione:
Sebbene pubblicato nel marzo 2024, gli Stati membri dell’UE hanno due anni per recepire il regolamento nelle loro leggi nazionali entro il 27 marzo 2026. Seguirà un periodo di grazia di sei mesi, con l’entrata in vigore piena del regolamento il 27 settembre 2026.
Significato:
Il Regolamento 2024/825 rappresenta un significativo passo avanti nel consentire ai consumatori di fare scelte informate sull’impatto ambientale dei prodotti che acquistano. Favorisce un mercato più trasparente e responsabile, promuovendo pratiche commerciali ecologicamente sostenibili.